Reddito di cittadinanza, nel decreto lavoro resta sino a fine 2023 per nuclei con disabili o minori

Lo indica la bozza del decreto lavoro che modifica i due commi di quella che un tempo si chiamava “Finanziaria”, dove si è introdotto il limite. La deroga vale solo per i nuclei familiari con disabili, minorenni o con over 60 a carico. Prima della scadenza dei sette mesi, i nuclei dovranno però essere presi in carico dai servizi sociali, in quanto non attivabili al lavoro.

Il costo della prosecuzione, si legge nella bozza del decreto, è di 384 milioni nel 2023. Lo stanziamento è autorizzato a valere sul Fondo per il reddito di cittadinanza, istituito dal decreto di gennaio 2019.

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Legge delega sulla disabilità: approvato dal Cdm il primo decreto legislativo

Via libera dal Consiglio dei Ministri, in esame preliminare, al decreto per la Riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità, in attuazione dell’articolo 2, comma 2, lettera e) della legge 22 dicembre 2021, n. 227

Prosegue il percorso per la attuazione della Legge delega sulla disabilità, con l’approvazione al CdM del primo decreto attuativo della Legge 22 dicembre 2021, n. 227. Nella giornata di ieri, 1 maggio 2023, il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato il primo decreto che dà attuazione all’articolo 2, comma 2, lettera e della legge che dovrà riorganizzare la normativa in materia di disabilità.

Nello specifico, su proposta della Ministra per le disabilità, Alessandra Locatelli, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che, in attuazione dell’articolo 2, comma 2, lettera e), della L.227/2001, introduce norme relative alla riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità.

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Decreto lavoro: dagli aumenti in busta paga, all’assegno per le famiglie con disabili, ai risarcimenti per i PCTO. IL TESTO – Orizzonte Scuola Notizie

Il decreto sul lavoro, approvato dal Consiglio dei ministri il primo maggio, prevede diverse misure tra cui il taglio del cuneo fiscale e contributivo fino a 7 punti per i redditi più bassi da luglio a dicembre e bonus aziendali, compresi i rimborsi per le bollette, non tassati fino ai 3 mila euro per i lavoratori con figli.

Ecco i punti salienti del decreto:

CUNEO: Si innalza, dal 2 al 6 per cento, l’esonero parziale sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico dei lavoratori dipendenti per i periodi di paga dal 1° luglio al 31 dicembre 2023 (con esclusione della tredicesima mensilità). L’esenzione è innalzata al 7 per cento se la retribuzione imponibile non eccede l’importo mensile di 1.923 euro. Si conferma l’incremento della soglia dei fringe benefit a 3.000 euro per il 2023, esclusivamente per i lavoratori dipendenti con figli a carico. Quale aumento in busta paga?

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