Percorso per l’Inclusione dei Disabili nelle Aziende: Tavola Rotonda sulle Buone Pratiche e gli Obiettivi di Crescita

Il Comune di Recanati ha preso l’iniziativa di promuovere l’inclusione dei disabili nel mondo del lavoro, focalizzando l’attenzione su un percorso di orientamento e inserimento lavorativo più ampio e accessibile. In un’ottica di sostegno e crescita dei numeri di occupati disabili, si è organizzata una significativa tavola rotonda dal titolo “Accompagnamento di giovani con disabilità al mondo del lavoro: diritto all’integrazione e buone pratiche”.

L’evento si svolgerà oggi alle 15 presso la cooperativa sociale Terra e Vita, situata in contrada Chiarino a Recanati. L’obiettivo primario è quello di esaminare l’impegno delle aziende nell’inserimento di persone disabili nel mercato del lavoro, in linea con la legge 104 che mira a promuovere l’inclusione di individui con disabilità fisica, psichica o sensoriale.

Nonostante i progressi compiuti, le opportunità effettive di applicare questo diritto rimangono limitate, principalmente a causa di scarsa informazione e pregiudizio. Tuttavia, una serie di iniziative educative e di sensibilizzazione hanno contribuito a promuovere un dialogo costruttivo su questo importante argomento.

Il percorso di discussione è stato avviato lo scorso novembre con un incontro a scuola con Matteo Papantuono, psicologo e psicoterapeuta, seguito da testimonianze e buone pratiche di avviamento al mondo del lavoro di studenti con disabilità. Il ciclo di eventi ha proseguito con il racconto dell’esperienza di inserimento lavorativo di giovani con disabilità e culminerà oggi con la tavola rotonda finale.

La sessione conclusiva sarà presentata da Veronica Guardabassi dell’Università di Macerata e coordinata da Paola Nicolini, assessora alle Politiche Sociali nonché docente di psicologia presso Unimc. Saranno coinvolti rappresentanti di aziende recanatesi, tra cui Terra e Vita e La Ragnatela, attive da oltre 40 anni nell’impiego di persone con disabilità, insieme all’azienda agricola Savoretti che recentemente ha aderito a progetti di agricoltura sociale.

L’evento promette di essere un’importante occasione per confrontare esperienze, promuovere le buone pratiche e delineare strategie concrete per un futuro più inclusivo e solidale nel mondo del lavoro.
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🐓 Lavoro e inclusione dei disabili: Cils rilancia il suo ‘Pollaio sociale’

Nel cinquantesimo anniversario della cooperativa Cils, la struttura di via del Boscone si apre alla città con il progetto innovativo del ‘Pollaio sociale’. Questo progetto non solo offre uova fresche alla comunità, ma promuove anche l’inclusione lavorativa e sociale delle persone con disabilità.

Il ‘Pollaio sociale’, avviato il 21 giugno 2021 e attualmente ospitante 80 galline ovaiole, è diventato un punto di riferimento per l’intera comunità di Cesena. Il sindaco Enzo Lattuca e l’assessora ai servizi per la persona e la famiglia Carmelina Labruzzo hanno recentemente visitato la struttura, incontrando gli utenti della cooperativa, gli operatori e il presidente Luigi Mondardini.

Il presidente Mondardini ha sottolineato l’importanza dei progetti legati alla natura e al mondo degli animali per i ragazzi della cooperativa, evidenziando il ruolo fondamentale del ‘Pollaio sociale’ nell’inserimento lavorativo e sociale delle persone con disabilità.

Il progetto coinvolge attivamente i cittadini, che possono adottare una gallina e ritirare le uova presso le strutture Cils. In cambio, la cooperativa si occupa della cura e gestione del pollaio, coinvolgendo le persone con disabilità nelle attività quotidiane come la pulizia del pollaio e l’alimentazione delle galline.

Questa iniziativa ha portato benefici tangibili: gli ospiti dei centri residenziali Cils hanno sviluppato maggiore attenzione verso gli altri, senso di responsabilità e nuove competenze pratiche. Inoltre, è nata una sinergia importante con la scuola media ‘Anna Frank’ per il riutilizzo degli scarti della mensa scolastica.

Il ‘Pollaio sociale’ rappresenta quindi un esempio eccellente di come un progetto inclusivo possa creare un impatto positivo sulla comunità, promuovendo la solidarietà e il benessere per tutti.

L’Inclusione dei Disabili nel Mondo del Lavoro in Smart Working: Benefici e Opportunità

Con l’avvento del lavoro remoto o smart working, si è aperta una nuova frontiera per l’inclusione dei disabili nel mondo del lavoro. In questo articolo, esploreremo i molteplici benefici e le opportunità che lo smart working offre alle persone con disabilità e alle aziende che scelgono di adottare questa pratica inclusiva.

**Benefici per le Aziende:**

1. **Diversità e Inclusione Potenziate:** Lo smart working permette alle aziende di ampliare il proprio pool di talenti, includendo persone con disabilità che potrebbero incontrare difficoltà nel raggiungere un ufficio tradizionale. Questo favorisce una maggiore diversità e inclusione nel luogo di lavoro.

2. **Flessibilità e Adattabilità:** Lo smart working offre alle aziende la flessibilità di adattare le proprie politiche di lavoro alle esigenze dei dipendenti, inclusi quelli con disabilità. Ciò può portare a una maggiore soddisfazione dei dipendenti e a una migliore retention del personale.

3. **Riduzione dei Costi Operativi:** Con meno dipendenti che lavorano in sede, le aziende possono risparmiare sui costi associati all’ufficio, come affitto, bollette e manutenzione. Questo può tradursi in risparmi significativi a lungo termine.

4. **Aumento della Produttività:** Molte ricerche indicano che i dipendenti che lavorano da remoto sono spesso più produttivi rispetto a quelli che lavorano in sede. La flessibilità dello smart working consente ai dipendenti di creare un ambiente di lavoro ottimale, migliorando la loro efficienza e concentrazione.

**Opportunità per i Disabili:**

1. **Accesso Equo al Lavoro:** Lo smart working elimina le barriere fisiche che potrebbero ostacolare l’accesso al lavoro per le persone con disabilità. Ciò significa che le persone con mobilità ridotta, problemi di salute o altre disabilità possono accedere a una gamma più ampia di opportunità di lavoro.

2. **Miglior Conciliazione tra Lavoro e Vita Privata:** Lavorare da casa consente alle persone con disabilità di gestire meglio le loro esigenze personali e di salute, riducendo lo stress associato ai viaggi e consentendo una maggiore flessibilità nei tempi di lavoro.

3. **Miglior Benessere Emotivo:** Lo smart working può ridurre il senso di isolamento sociale che alcune persone con disabilità potrebbero sperimentare in un ambiente di lavoro tradizionale. La possibilità di lavorare da casa può migliorare il benessere emotivo e la salute mentale.

4. **Sviluppo di Competenze Digitali:** Lo smart working richiede l’uso di strumenti digitali e di comunicazione online. Questo può offrire alle persone con disabilità l’opportunità di sviluppare e migliorare le proprie competenze digitali, aumentando la loro employability.

**Conclusioni:**
Lo smart working offre un’opportunità senza precedenti per promuovere l’inclusione dei disabili nel mondo del lavoro. Le aziende che abbracciano questa pratica possono beneficiare di una forza lavoro più diversificata e produttiva, mentre le persone con disabilità possono godere di una maggiore accessibilità e flessibilità nel loro ambiente di lavoro. Investire nell’inclusione dei disabili nello smart working è non solo moralmente giusto, ma anche vantaggioso per le aziende e la società nel suo insieme.

Disabili al lavoro nel verde. Un giardino per coltivare l’inclusione dei più fragili

Cura del territorio e inclusione sociale: questi gli obiettivi che hanno stimolato Biolchim spa, azienda italiana del gruppo americano J.M. Huber Corporation, a promuovere il lancio di un progetto di utilità sociale, in collaborazione con Labor-b, il Comune di Medicina e la Cooperativa Sociale 2a Social di Bologna. L’obiettivo principale di questo progetto è promuovere la cura del territorio e la valorizzazione delle fragilità, favorendo l’inclusione sociale attraverso opportunità lavorative significative di persone con disabilità.

L’iniziativa nasce nel 2022 dall’incontro tra Labor-b e la Biolchim, e ha visto il coinvolgimento della Cooperativa 2a Social, del sindaco Matteo Montanari e degli uffici di collocamento mirato di Bologna dell’Agenzia Regionale per il lavoro. Biolchim spa è stata la prima azienda privata a rispondere all’appello, sponsorizzando la manutenzione dei giardini pubblici di via Oberdan: grazie al progetto la cooperativa procederà all’inserimento lavorativo immediato di una persona per la manutenzione dei giardini, con prospettive di ulteriori assunzioni. In aggiunta, il contributo dell’azienda migliorerà la manutenzione di questa area verde pubblica.

Disabili al lavoro nel verde. Un giardino per coltivare l’inclusione dei più fragili  il Resto del Carlino

Lavoro e Inclusione: Accordo per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità nel Veneto

Ogni anno, in Veneto, tra 300 e 600 persone con disabilità trovano lavoro attraverso l’ex articolo 14 del Decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276. Questo strumento, attivato tra i primi dalla Regione Veneto, consente ai soggetti coinvolti di sviluppare le proprie competenze professionali per integrarsi completamente nel ciclo produttivo delle imprese profit. L’obiettivo è quello di favorire l’inserimento dei lavoratori con disabilità, migliorando la qualità della loro vita in una rete pubblico-privato, grazie alla condivisione con le parti interessate.

L’assessore al Lavoro, Elena Donazzan, ha sottolineato l’importanza di questo accordo durante la firma del nuovo “Accordo per l’inserimento lavorativo nelle cooperative e nelle imprese sociali delle persone con disabilità con gravi difficoltà di inserimento nel ciclo lavorativo ordinario” (convenzione quadro ex art. 14 Decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276). La firma è avvenuta presso la sede della cooperativa Noigroup di Castelfranco Veneto, alla presenza dei rappresentanti delle associazioni datoriali, delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e delle associazioni delle persone con disabilità.

Secondo Donazzan, l’articolo 14 svolge un ruolo fondamentale nel processo di inserimento lavorativo delle persone con disabilità, creando un meccanismo efficace per l’assunzione attraverso la collaborazione tra imprese e cooperative sociali. Con la sottoscrizione del nuovo accordo quadro, si rende concreta la possibilità di estendere questo strumento alle imprese sociali, permettendo loro di svolgere qualsiasi attività d’impresa per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, o di occuparsi di inserimento lavorativo.

Tiziano Barone, direttore di Veneto Lavoro, ha evidenziato che nel Veneto sono attive 281 convenzioni ex art. 14, coinvolgendo 560 persone con disabilità, 256 aziende e 85 cooperative sociali. La Regione ha investito oltre 2,9 milioni di euro tra incentivi all’assunzione e accomodamenti ragionevoli. Nel 2023, sono state 5.612 le assunzioni, di cui l’87% di persone con autonomia lavorativa e il 13% con necessità di supporto.

Alessandro Agostinetti, direttore della Direzione Lavoro, ha sottolineato l’importanza di valorizzare il ruolo formativo delle cooperative nel processo di inserimento lavorativo. La Regione del Veneto ha pertanto incentivato questo processo, assicurando che il valore delle commesse permetta alle cooperative di retribuire adeguatamente le persone con disabilità assunte e il personale di affiancamento, se necessario.

L’accordo siglato rappresenta un passo significativo verso una maggiore inclusione nel mondo del lavoro e un impegno tangibile per migliorare la vita delle persone con disabilità nel Veneto.

*Fonte: Italpress*

Lavoro e Inclusione: Progetti Sperimentali per Persone con Disabilità nell’Emilia Romagna

Nell’ambito delle politiche attive del lavoro a favore delle categorie protette, la regione Emilia Romagna sta avviando percorsi sperimentali per potenziare l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità. Questa iniziativa si affianca all’ampia offerta di opportunità già esistente, promossa attraverso i servizi del Collocamento Mirato Disabili dell’Agenzia Regionale Lavoro e il Fondo Regionale Disabili.

Le Fondazioni Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e Fand (Federazione delle Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) hanno sostenuto attivamente l’ampliamento di questa rete di servizi, proponendo attività mirate specificamente all’inserimento lavorativo delle persone con disabilità.

**Progetto “Lavorare in Rete” – Fondazione Fish:**
La Fondazione Fish guida il progetto “Lavorare in Rete” coordinato da Aias Bologna, con la collaborazione di Winner Mestieri ER, Cooperativa sociale San Giuseppe e Associazione Oltre l’Autismo. Il progetto offre uno sportello telefonico per ascoltare le richieste degli utenti e fornire informazioni iniziali. Successivamente, si procede con una presa in carico in collaborazione con il servizio di collocamento mirato dell’Agenzia Regionale Lavoro. Si esplorano le opportunità offerte dal Fondo Regionale Disabili e si valutano le possibili misure previste dal progetto Fish, come corsi di formazione, tirocini formativi, revisione di curriculum vitae, accompagnamento al lavoro e altro ancora.

**Progetto “Occupability” – Fondazione Fand:**
La Fondazione Fand, coordinata da Anmil e affiancata dalle associazioni di volontariato Anmic, Ens, Uic E U.N.M.S., è capofila per il progetto “Occupability”. In collaborazione con Winner Mestieri ER, ENAIP e Endofap Don Orione, il progetto propone orientamento lavorativo, corsi di formazione e tirocini formativi, cercando di adattarsi alle aspettative e competenze delle persone coinvolte.

Entrambi i progetti si propongono di sensibilizzare sul tema dell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità presso le aziende locali, offrendo consulenze attraverso la valutazione delle postazioni di lavoro e dei profili professionali delle persone coinvolte. Gli obiettivi includono la sensibilizzazione e la consulenza per le aziende interessate ad inserire persone con disabilità nelle proprie organizzazioni.

**Come Contattare i Progetti:**
– “Lavorare in Rete” – Contatti: Martedì 9-13 al numero 392.3331303 (Cooperativa San Giuseppe) e Mercoledì 9-13 al numero 351.6763893 (Winner Mestieri ER).

– “Occupability” – Contatti: Tel. 0523 570647 e indirizzo email piacenza@winnermestieri.it con oggetto “Fand Occupability”.

Entrambi i progetti offrono opportunità fino alla fine di settembre 2024. Lavorare rappresenta una tappa fondamentale per la realizzazione del progetto di vita di ciascun individuo, e per le persone con disabilità, questo percorso assume un ruolo cruciale come strumento di inclusione sociale. Gli attori del territorio sono chiamati a considerare l’inclusione lavorativa come una priorità e ad aderire a questi progetti innovativi.