Domenico Molinelli, un ragazzo di 24 anni, si batte per ottenere una possibilità nel mondo del lavoro. Egli sostiene che molte persone con disabilità, come lui, affrontano enormi difficoltà nel trovare un impiego.
Il settore del collocamento mirato, introdotto con una legge del 1999, è sotto la sorveglianza della Regione, la quale stabilisce che datori di lavoro pubblici e privati siano tenuti ad assumere lavoratori disabili.
Attualmente, in tutto il Piemonte, sono ben 44.689 le persone iscritte alle liste per il collocamento mirato, compresi invalidi civili, invalidi del lavoro, non vedenti e sordomuti. A livello provinciale, ad Asti, si contano 1.495 iscritti, principalmente invalidi civili.
Fortunatamente, l’incidenza dei disabili sul totale dei disoccupati ad Asti è più bassa rispetto alla media regionale, attestandosi all’8,5% contro il 12,3%.
La ricerca di un lavoro è un tema che coinvolge uomini e donne in maniera quasi uguale, sebbene ci sia un leggero predominio maschile nelle iscrizioni al collocamento mirato. Tuttavia, il divario di genere diventa più evidente quando si tratta di assunzioni: nel 2023, a fronte di 50 uomini assunti a tempo determinato, solo 31 donne hanno ottenuto un lavoro.
Per ridurre questa disparità nel mondo del lavoro dei disabili, la Regione ha istituito il Fondo Regionale Disabili, che finanzia progetti e servizi volti a facilitare l’accesso al lavoro, la formazione professionale e l’adeguamento degli ambienti lavorativi.
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